Bucobianco, come vivere un sogno. L'immaginazione diventa realtà e l'emotività si rassegna ad uscire allo scoperto, prigioniera solo di se stessa. L'emergente brand Bucobianco cuce e racconta, senza freni ed esitazioni, fluttuanti fantasticherie, legate da un unico profumo, quello della libertà. Binomio, somma di due menti avanguardistiche nel creare un'etichetta capace di scavalcare il concetto di tendenza, di sola estetica. È la profondità, l'interiorità, il suo colore.

Sono Giacomo Nee e Barbara Branciforti a dare vita a questo progetto, o meglio questo sogno. Laureato in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano lui, in Interior Design presso lo Ied lei, dal 2014 alimentano costantemente questo laboratorio artistico, dove atmosfere oniriche prendono vita su tessuti e stampe non semplicemente qualitative ma emozionali, emozionanti. Il sogno diviene la nota distintiva delle loro collezioni, l'ispirazione che porta alla nascita di capi unici nel loro genere, totalmente avversi e controcorrente rispetto al classico conformismo.

Con uno sperimentale progetto online, con l'uso del tag #bucobiancodreams, si può condividere il proprio sogno, vedendolo così poi realizzato attraverso le creazioni di questo marchio dai mille effetti speciali. Grazie a macchinari altamente innovativi, ogni elemento può essere personalizzato dal cliente originando irripetibili artwork. Il taglio a mano, le rifiniture meticolosamente curate e l'attenzione anche al più piccolo dettaglio fanno di Bucobianco un'eccellenza del tutto italiana. Il sogno non viene interpretato solo come risultato di un sonno effettivo ma anche come viaggio introspettivo, meraviglia vissuta ad occhi aperti.

Figure reali si scompongono, destrutturano e poi mischiano in un ordine casuale, dove le regole ed i preconcetti sfumano ritrovando nell'apparente caos la veritiera sostanza d'essere. Nella collezione Autunno - Inverno 2016/17, Circus, fiori, corone e maschere lasciano la loro classica formalità, mixandosi e divenendo altro. Toni eccentrici e pop fanno da tela a stampe così estremamente vicine all'arte surrealista. Bizzarri cavalli, fiori con gli occhi, corone sulla testa di paradossali regine. È davvero folle che vive di sogni, o più folle chi non lo fa?  Per info bucobianco.com