Protagonista della nostra intervista di oggi è Domizia Vanni, fondatrice e designer della giovanissima label 100% made in Italy ed eco consapevole, Chimera Sleepwear. Tra domande e risposte, percorriamo la storia di questo brand toscano che trova negli scarti e nei tessuti abbandonati la sua materia prima, il suo foglio bianco per creare un nuovo e contemporaneo sleepwear. Al centro del progetto, l’attenzione all’ambiente, alle persone, al territorio ma anche l’amore verso noi stessi, il nostro corpo e la nostra mente.
Chimera Sleepwear, un nuovo brand di sleepwear consapevole che veste le donne, tutte le donne: forme e intimità diverse, personalità e emozioni diverse. Quando è nata in te la consapevolezza di voler creare un tuo marchio? Quando e come è nato Chimera Sleepwear?“Chimera Sleepwear nasce durante la prima ondata della pandemia: stare ogni giorno a casa mi ha portata a ricercare un abbigliamento comodo da indossare, passando in rassegna tutto quello che possedevo come homewear e sleepwear. Il mio stesso bisogno, la mia stessa necessità mi ha portato a esplorare questo specifico mercato, dove ho notato un importante gap tra la fascia dei prodotti di lusso e quelli realizzati dal fast fashion. In seguito a ricerche e studi di mercato, ho deciso di lanciare un brand dedicato allo sleepwear che si andasse a posizionare come alternativa premium. Chimera Sleepwear nasce quindi dalla volontà di offrire un prodotto pensato per donne attente allo stile, alla comodità e alla qualità: una label eco consapevole, che si basa sul rispetto dell’ambiente e delle persone. Le collezioni Chimera Sleepwear sono realizzate per durare nel tempo portando avanti un concetto di design e produzione circolare."
C’è un momento, un ricordo a cui sei particolarmente affezionata “della vita” di Chimera Sleepwear?
“Beh, assolutamente si. Anzi direi più di uno! Sicuramente il primo che mi viene in mente è quando ho visto il mio primissimo campione realizzato: Polly. Altro ricordo vivo ed emozionante… vedere per la prima volta il sito Chimera Sleepwear: ho provato una grande gioia, una grande soddisfazione nel vedere ciò che ero riuscita con costanza e e tanto lavoro a fare. E poi il più recente tra i momenti del cuore di Chimera Sleepwear è stato essere selezionati come brand under generation da Marie Clare”.
Tessuti inutilizzati, rimanenze aziendali, avanzi dovuti a una costante sovrapproduzione diventano dei veri e propri tesori per la label e per le sue esclusive collezioni. Da dove arriva lo stimolo, l’intuizione di fondare una label eco consapevole?
“La tua spazzatura potrebbe essere il tesoro di qualcun altro. Ho pensato a questo motto per creare le mie collezioni e vestire le donne nella loro intimità. La volontà di realizzare una label eco consapevole è uno stimolo che ho avuto dal mio stesso territorio di origine, Prato. Il distretto tessile pratese è storicamente rinomato, qui di materia prima ce n’è tanta, tantissima. Già negli anni ’60-’70 a Prato c’era l’idea del riciclo, basti pensare al tipico cardato pratese: un tessuto ottenuto dal recupero di scarti di produzione e indumenti inutilizzati, quindi nuovamente filati e tessuti. È il mio stesso dna, la mia stessa identità, oltre al mio grande amore per il vintage e per il second-hand, che mi ha portata ad esplorare e creare una moda consapevole, dando una seconda chance a tessuti abbandonati e avanzi di rimanenze aziendali, evitando un’ennesima produzione vergine. Spesso scovo tessuti preziosi, unici, da archivio che rendono ancora più unico il mio nuovo capo."
Le tue collezioni superano i trend passeggeri preferendo un’estetica iconica e senza tempo: cosa non può mai mancare tra le tue creazioni?
“Quando progetto le mie collezioni penso sempre a chi le indosserà, immaginando una donna molto impegnata che si destreggia tra le tantissime attività quotidiane della vita contemporanea. Quindi sicuramente non possono mancare la comodità legata alla vestibilità ma anche la comodità legata alla manutenzione del capo, alla funzionalità di questo: capi passe-partout, must iconici realizzati però con tessuti facili da lavare e stirare. A non mancare mai nelle mie collezioni è poi la dualità, la possibilità offerta ad ogni donna di scegliere in base all’occasione e alla sua volontà tra set lungo e set corto: sempre in ogni collezione, senza nessuna restrizione data dal tempo, dal trend o dalla stagionalità in favore di una moda e di un’estetica timeless.”
E invece nel cassetto di ogni donna, cosa non può mancare?
“Sicuramente uno dei capi che io amo per il suo stile, comfort e grande versatilità è uno dei capi sleepwear più iconici: un bel paio di pantaloni wide leg. Indumento simbolo della comfort zone, un must che sa mixare ed equilibrare eleganza e funzionalità.”Quanto del tuo stile personale c’è nel brand? Quanto del tuo stile c’è in Chimera Sleepwear?
"Molto, in Chimera Sleepwear c’è molto di me e del mio stile. Come le mie collezioni, anche io sono viva di contrasti: amo le linee minimal e le silhouette maschili, iconiche, pulite, sartoriali ma amo riempirle di colore, di texture eccentriche, di palette forti. Una dualità, una caratteristica tipica sia del mio stile personale che delle collezioni Chimera Sleepwear”.
Lo sleepwear è più di un capo, è come dire… una seconda pelle. Realizzare collezioni che riescono ad includere e far stare bene molte, moltissime donne non era affatto una missione semplice. Cosa significa per te stare bene con il proprio corpo?
“Stare bene con il proprio corpo per me è ascoltarlo, prendermene cura, la costanza di prendersene cura. Non è sempre facile certo, alcuni giorni ci piaciamo di più altri di meno ma sentirsi, essere confident è un’attitudine, è sapere che stai facendo di tutto per ascoltarti, sentire i tuoi bisogni e valorizzarti.”Sempre più spesso la sleepwear viene spesso mixata ai look come capo di abbigliamento: quale pezzo Chimera Sleepwear sceglieresti e come suggeriresti di indossarlo?
“Un capo da indossare quotidianamente insieme al proprio abbigliamento… Beh sì è sicuramente una new entry, ovvero un capo della prossima collezione: un boxer in versione lunga, dal mood hipster, in un tessuto extra morbido, che suggerirei di indossare in combo a un look layering con canottiera bianca, camicia dal taglio maschile, pullover/cardigan e una bella shoulder bag.”
A proposito della nuova collezione… Siamo curiose! Puoi raccontarci qualcosa?
“Vi dico solo… Anni ’90! Sarà questo il mood e lo stile della nuova collezione!”
L’intervista è finita ma noi continuiamo a parlare, a confrontarci. E infine, tra le domande non scritte ma che comunque emergono ce n’è una su cui ci soffermiamo anzi fermiamo: cosa, tra le tante cose, manca più urgentemente a un giovane brand made in Italy. “Sicuramente dei tools, degli strumenti in grado di far interagire e collaborare i new makers con le grandi aziende del fashion, dalla fase creativa a quella più legata al business. Lo scambio e l’interazione potrebbe essere funzionale e importante per far sì che anche i più piccoli marchi possano introdursi, destreggiarsi e con il tempo consolidarsi nel mondo mercato, riuscendo ad emergere e a farsi conoscere.” Grazie a Domizia e al suo eco consapevole brand Chimera Sleepwear per questa esclusiva intervista: scopri ora le creazioni della label.