Marco Laganà, determinato, esplosivo, emergente brand, dove i contrasti sfumano in nuove definizioni. E le classificazioni lasciano il tempo che trovano, restando fedeli ad una sola costante: l’amore per le scarpe. Troppi anni sono ormai trascorsi da quando, tra un gioco e un altro, il piccolo occhio di Marco Laganà cadeva sempre lì, su sua madre. E non certo per caso. Erano le tomaie da lei cucite a colpire la sua attenzione, distoglierla. Da embrionale ispirazione a idea costruttiva.
Dopo un importante percorso formativo come Fashion Designer al Politecnico di Milano, dove presenta un progetto di calzature con i Fratelli Rossetti, Marco Laganà si trasferisce a Parigi lavorando qui come consulente creativo e product designer per il marchio di scarpe Camille Tanoh. Inoltre, sempre nella capitale francese, si occupa dei contenuti online per la maison Pierre Hardy. Una volta tornato in Italia, la forte passione per il Made in Italy e la sua gran voglia di farcela, lo spingono a concepire un brand esclusivamente suo, nell’estetica e nel carattere. È così che nel 2015 nasce Marco Laganà, marchio di scarpe dal forte impatto non solo inventivo ma anche comunicativo.
Finalista di Who Is On Next? Uomo 2015, progetto di scouting promosso da Pitti Immagine, AltaRoma e L’Uomo Vogue, a seguito di notevoli produzioni ad alto tasso creativo, come la Pop Art Collection, in cui l’iperconsumismo del packaging andava a braccetto con l’opposizione dell’artigianale fatturazione della scarpa, torna a far parlare di lui con la nuova collezione FW 2016-17 R.U.G.A. Acronimo, nascondiglio di un significato più profondo: Rough Unique Grand-Parent’s Art. La ruga ed i suoi detentori sono il tema, l’immaginario intorno a cui le calzature prendono forma. Il racconto dei nostri più anziani cari, dei nonni è un patrimonio culturale da salvaguardare. Quei fiumi di parole ricchi di un pathos ormai apparentemente sbiadito ma pur sempre vivo nelle loro menti, nei loro occhi ci fa comprendere l’importanza del loro esempio.
Da immortalare, lottando contro il tempo e la sua feroce fugacità. La rugosità ed i suoi solchi viene figurativamente raccontata nella pelle martellata alternata alla morbidezza del velluto, dolce e protettiva come le loro case ovattate. Mocassini e stringate continuano a farsi notare, apprezzare nelle particolari colorate frange, manifesto di accurata attenzione al dettaglio, sartoriale ma semplice. Sneakers dal gusto pulito e lineare emergono in nuovi codici visivi: la mancanza di un passante e l’allacciatura scomposta in una doppia asola, oltre al particolare volume che si architetta tra tallone e collo, sostituendo il più ovvio totale giro intorno alla caviglia, danno luogo a orme di avanguardia. L’inserto a strappo su stringate velvet crea un divertente gioco di contrasti dove a vincere è sempre l’innovazione. È sempre la creatività. È sempre Marco Laganà. Per info marcolagana.com
Giulia Fucile