Omonimo del suo fondatore, questo marchio è nato nel 2016 e da lì non ha mai smesso di stupire. Dire quando questo giovane stilista abbia incominciato ad amare la moda ed il suo mondo è difficile, forse lui con questa passione "addosso" c'è proprio nato. Un episodio lo ha però segnato particolarmente: a 6 anni, la tragica scomparsa di Gianni Versace lo incuriosirà e porterà a voler scoprire e conoscere la vita di questo stilista che ha fatto la storia.Cucendo insieme tradizioni e ultimi trend, Salvatore mostra abito dopo abito una grande sensibilità nello sviluppare combinazioni inedite e creare esperienze uniche... tutte da indossare. Con un background in architettura e interior designer all’Istituto d’Arte di Potenza, continua la sua formazione in Fashion Design alla NABA di Milano , dove viene seguito e sostenuto da Benedetta Barzini.
Presente con la collezione "Capitello" per la Primavera - Estate 2018 come European guest alla Kazakhastan Fashion Week e al WHITE Milano nell’ Archiproducts area, un progetto dedicato ai giovani talenti, ora Salvatore Vignola incanta tutti con SINE PIETATE, la sua collezione Autunno - Inverno 2018/19. Una collezione che fonde tematiche appartenenti a due correnti artistiche nettamente diverse, quali impressionismo e futurismo, che tuttavia si amalgamano con eleganza dando vita ad una serie di capi accomunati da una ricerca creativa complessa ed articolata.Con l’invenzione della macchina fotografica l’attimo viene immortalato e reso eterno, ma già la corrente impressionista, tramite il concetto di pittura en plain air, aveva anticipato questa metodologia di riproduzione istantanea e fedele dell’immagine. I famosi paesaggi innevati impressionisti sono il punto di partenza dello scenario creativo di Salvatore, che si ispira non solo alla loro estetica ed ai loro cromatismi, ma si lega concettualmente all’immagine stessa del ghiaccio, del congelamento e della conservazione (allo stesso modo della fotografia) di un istante significativo della nostra vita. E’ invece la connessione con la corrente futurista che conserva questi “ricordi” e li porta avanti.
I volumi degli abiti, le coulisse e i fiocchi ci riconducono ad un immaginario ottocentesco, mentre è evidente in alcuni tagli degli abiti un omaggio a Boccioni ed alla celebre scultura “Forme uniche della continuità nello spazio”, simbolo del movimento e della fluidità riprodotta nei capi della collezione. I colori ancora si ispirano al ghiaccio ed alle sue sfumature, ma con l’unione di un tono arancio più caldo, che scioglie e smorza la freddezza dei cromatismi. I tessuti accostano l’artificio “futurista” della plastica alla naturalezza più morbida di lana e cotone. In una bellezza sorprendentemente unica.