Sara Giunti: tecnologia, estetica, funzionalità. Un nuovo smartphone? Ma no! È arrivata la borsa della new generation. Sempre online e connessa col mondo, vibra quando ti chiamano, si illumina appena la apri.

Romana, cresciuta a pane e creatività, Sara Giunti si diploma allo IED in Fashion Design nel 2011, dando vita un anno dopo a L'Ed Emotion Design, linea di accessori evolutasi poi nell'omonimo brand Sara Giunti. A differenziare il suo marchio non è stato un semplice elemento o un ricercato dettaglio, ma bensì l'invenzione di un meccanismo brevettato, grazie anche alla collaborazione di tecnici ed ingegneri. Un sensore sensibile al movimento della zip innesca l'accensione di luci al led poste dentro la borsa; inoltre la batteria che alimenta due strip led offre la possibilità di ricaricare all'interno dispositivi elettronici grazie ad un cavo USB.

Vincitrice del Premio Ambasciatore dei Valori dell'Imprenditoria all'Ardesis Festival European Enterprise Day, patrocinato dalla Commissione Europea e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha continuato a sviluppare il suo estro mantenendo sempre unito il suo animo più ingegnoso con quello più stilistico. Innestando avanguardia e tecnologia su lavorazioni artigianali e tradizionali, è arrivata ad ottenere un prodotto unico nel suo genere. Accanto alla prima linea Sara Giunti, fondata sul purismo delle geometrie in pelle e su colori richiamo del tanto amato Giappone, ispirazione anche per il logo dai tre triangoli incastrati, origami di un kimono, nasce la 289 by Sara Giunti. Ultima arrivata ma non certo per stile, questa capsule incarna appieno il concetto di praticità.

La tipica texture, Fan, si ispira agli antichi sigilli giapponesi dell'Art Nouveau, ricordando forme organiche, come il ventaglio dei papiri o fiori di loto. Resistente, morbida ed impermeabile, simile all'effetto della pelle, ma in realtà mix di cotone e pvc, la 289 offre più varianti look. Dalla capiente shopper Adelaide alla più squadrata Madeline, dallo zaino Jacque alle più aggraziate Colette o Sophie. Diverse fuori ma uguali dentro, fatte della stessa pasta: un bluetooth fa vibrare il manico ad ogni notifica ricevuta sul telefono, un pulsante la illumina internamente ogni volta che ti va. Ed allora dite addio alla caotica borsa di Mary Poppins o alle ironiche acrobazie per trovare anche solo un mazzo di chiavi. È tempo di innovazione, è tempo di Sara Giunti. Per info www.ledemotiondesign.it

Giulia Fucile