Denim Day oggi 27 maggio. Il progetto nato 15 anni fa negli USA e promosso da Guess Foundation Europe in collaborazione con The Circle Italia Onlus promuove una forte sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Un'importante raccolta fondi a favore di Di.Re., Donne in Rete contro la violenza .Largo, skinny, a zampa, baggy… In tutti i tipi e sfumature basta sia jeans! E se poi diventa super star di un intero total look ancora meglio! Valorizzarlo come una comune tendenza non renderebbe giusto onore alla tela blu più conosciuta ed amata, a cui è stata dedicata quindi una giornata del tutto speciale. Jeans come bandiera di una buona causa, ambasciatore di impegnate filosofie di vita. Oggi 27 maggio si celebra il Denim Day. Arrivato in Italia alla sua seconda edizione, questo particolare evento affonda le sue radici nell’Usa di 15 anni fa. Rappresenta un segno di protesta germinato e cresciuto a causa di un’assoluzione da parte della Corte di Cassazione Italiana che aveva ritenuto innocente uno stupratore solo perché la vittima, sfilandosi i jeans aderenti, aveva dimostrato di essere consenziente. Da quel triste evento il Denim Day è divenuto una valida occasione per incentivare la sensibilizzazione contro la violenza, in ogni sua forma e manifestazione.
Dai lontani waist overalls, i primi jeans così etichettati perché identificatori di proletario vestiario lavorativo, ai pantaloni casual sbarcati in Europa con gli alleati alla fine della seconda guerra mondiale. Improvvise icone di una moda più giovane con gli intramontabile James Dean in Gioventù Bruciata o Marlon Brando, indelebile istantanea negli indimenticabili neri Levi’s 501 Button Fly. Da slogan controculturale, grido di rifiuto alle stereotipate convenzioni sociali, antimoda, alla comparsa e successiva affermazione nelle creazioni dei brand più cool, oggi con il Denim Day lo storico tessuto diviene simbolo di lotta contro la violenza. La sua potenza rimbomba instancabilmente nelle più diverse collezioni. Detentore dello scettro delle tendenze o semplice coprotagonista la sua presenza nella moda è garantita. Il più formale tailleur viene sorpassato dal più innovativo quotidiano outfit interamente di jeans proposto da Martino Midali: la classica giacca viene sostituita da un ampio capospalla ad uovo abbinato ad un lineare pantalone forgiato su omonimo tessuto. Destroyed e slavato è il vissuto jeans firmato da MarcoBologna e proposto in un alternativo, pratico abito. Un casual particolare, mai anonimo. Prezioso e frangiato il bracciale presentato da Piano B, fashion ornamento da braccio . Il denim si fa cappotto da Fendi: maxi ampiezze si modellano su un robusto tessuto addolcito da candeggianti sfumature. Mantello di una principessa moderna. Strappi e schizzi decorano la tela blu declinata in una morbida pochette o in confortevoli slip-on del brand Dsquared2. Forme over invadono il completo ideato da Cristaseya: pantaloni a zampa in puro stile anni ’70 perfetti con una casacca così minimal e ma così sorprendentemente chic.
Rigato ed estroso è il jeans da Acne Studios: vistoso inserto di una strisciata camicia mixata ad una gonna traboccante di spacchi. Ed anche gli occhi si tingono di blu con la montatura effetto jeans di Diesel. Ironico patchwork per il morbido pantalone Meltin'Pot, cavalcatore di una super attuale contemporanea tendenza, amante delle gioiose toppe, ripresa anche nello zainetto iper decorato Pomikaki. Pulita sartorialità da MSGM dove le rette vie di una rivisitata blusa confluiscono in un grande fiocco per un tocco total denim. Colpo di classe per la mini bag Valentino intarsiata e sorvolata da colorate applicazioni farfalle. Possibile comparsa di più diversi look è il bracciale Stroili, dove gli strass illuminano anche il tessuto più casual. E per un perfetto street style immancabili le Converse in denim! Il tocco glamour è dato, invece, dalla maxi bag Miu Miu, profilata da manici e bianche bande condite con metallici inserti oro. Dalle passerelle alla strada, dagli anni ’60 ai nostri giorni, festeggiamo il nostro amico jeans e sosteniamolo in questo data da ricordare.
Giulia Fucile