Può una borsa essere un’icona di stile anche senza logo? E’ da questa (bella!) domanda che parte oggi la nostra riflessione su uno degli accessori più amati da tutte le donne.

Indossare una borsa firmata, una di quelle che ha davvero fatto la storia della moda, che appena ne intravedi la stoffa, la fibbia o il lettering beh insomma la riconosci subito resta un desiderio di molte ma… Ma è anche vero che sceglierne una di un nuovissimo brand dal design esclusivo e artigianale spesso si rivela essere una scelta vincente.

Chi vuole anticipare i tempi, stare un passo avanti, va alla ricerca non solo di trend ma anche di brand, puntando sempre di più sul pezzo originale e introvabile. E il logo? E il logo… no grazie! L’avanguardia della scoperta di nomi inediti e di nicchia e il ritorno in punta di piedi ma grande del minimalismo, si coniugano in borse a cui è impossibile rinunciare.

La tipicità della lavorazione e l’alta qualità superano l’esibizionismo della griffe. In nome di un’estetica minimale e sempre più attenta all’ambiente, la borsa opta per colori pieni, forme confortevoli e decorazioni minimali. In un momento in cui il comfy chic fa da padrone nell’abbigliamento, anche gli accessori abbandonano eccessi e estrosità.Pochi fronzoli e tanta qualità. Intrecci artigianali, materiali riciclati, incastri geometrici, le borse no logo trovano nelle lavorazioni e nelle forme una propria identità. Comunque riconoscibile. Borse che, tra estetica e funzionalità, no non scelgono. Ma ci fanno stare dentro e bene entrambe. Accessori pensati per durare nelle stagioni. Per made, materia, forma. Pezzi così esclusivi che vanno fuori tempo, fuori moda per essere sempre di moda.

Investire in una borsa no logo è una scelta all’avanguardia, una visione a lungo termine su un una creazione artigianale o su un nome spesso emergente che domani potrebbe crescere e diventare un vero cult. Allora pronte a scoprire le nostre proposte?

meraky beige bag

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Little Cloud Clutch Bag - Carlotta Ambra

Quella di Carlotta Ambra è più di una semplice borsa: è una pouch bag. Elegante, ma perfetta da sfoggiare anche di giorno, è il giusto mix tra moda, icona e tendenza. Con tracolla staccabile e regolabile, è multifunzionale e pratica da indossare sia a mano che a spalla.

beige i rocchi cashmere poncho

2

09S - Parise

Il design minimale e lineare di questa borsa dallo stile iconico e senza tempo si unisce all'alta qualità della pelle. Una borsa che non ha bisogno dell'ostentazione del logo per distinguersi con classe ed eleganza: perfetta da portare con sé tutti i giorni, è realizzata in pelle bovina intrecciata, con due manici caratterizzati da “infilatura” e bordo superiore con frange in pelle.

lungomare beige cashmere shirt

3

Ramen Black - Sahara Roma

Nel nome e nella forma della borsa no logo di Sahara Roma, si racchiude un'ispirazione che viene da lontano, dalla cultura orientale e dalla tipica ciotola giapponese. Un accessorio unico nel suo genere realizzato in legno e in acrilico rigenerato, tutto inciso a mano. Una vera opera d'arte da indossare.

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4

Lalla Bucket Bag - Ledeff

Il grande classico, la borsa a secchiello, viene ora reinterpretato in chiave contemporanea dal brand emergente Le Deff. Pelli pregiate, fibbie e bottoni vintage, una manifattura 100% made in Italy rendono le collezioni Le Deff glamour ed esclusive.

tarea studio beige coat

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Mid Blue Valier - Valier Venetia.

Un accessorio alla moda, funzionale e di alta qualità. Dal design essenziale, in pelle di altissima qualità, disponibile in colori pastello o neutri, la Valier Venetia è la tua maxi tote bag made in Italy ideale: per l'ufficio, per viaggiare, per i weekend della tua estate e non. Una it bag in formato XL da inserire subito nella tua wish list!

alessandro de benedetti maxi beige dress

6

Cleo Orange - Virginia Severini.

Preziosa come uno scrigno, cool come una clutch fatta a mano in Italia: in legno di acacia con catena staccabile e dettaglio in ottone, questa borsa no logo conserva il nome e l'arte di uno dei nuovi marchi più promettenti del made in Italy, quello di Virginia Severini.